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Correlazioni in Medicina



I trattamenti convenzionali per la malattia renale cronica non riducono la necessità di terapia sostitutiva renale nella malattia policistica renale autosomica dominante


La malattia del rene policistico autosomico dominante ( ADPKD ) è una delle principali cause di insufficienza renale allo stadio terminale, ma è spesso identificata precocemente e quindi suscettibile di trattamento tempestivo.
Gli interventi noti per rinviare la necessità di una terapia sostitutiva renale ( RRT ) nei pazienti non-ADPKD sono stati valutati anche nei pazienti con ADPKD, ma con risultati inconcludenti.

Per contribuire a risolvere questo, alcuni ricercatori hanno determinato le variazioni dei tassi di incidenza della terapia di sostituzione renale come indicatore per aumentare la renoprotezione efficace nel tempo nella malattia policistica renale autosomica dominante.

Sono stati analizzati i dati provenienti dal registro ERA-EDTA ( European Renal Association - Europan Dialyses and Transplant Registry Association ) su 315.444 pazienti che avevano iniziato la terapia sostitutiva renale in 12 Paesi europei tra il 1991 e il 2010, raggruppati in quattro periodi di 5 anni. Tra questi, 20.596 erano dovuti a ADPKD.

Tra il primo e l'ultimo periodo, l'età media di inizio della terapia di sostituzione renale è aumentata da 56.6 a 58.0 anni.
Il tasso di incidenza, rettificata per età e genere, della terapia di sostituzione renale per ADPKD è leggermente aumentato nel corso dei quattro periodi da 7.6 a 8.3 per milione di abitanti.

Nessun cambiamento nel corso del tempo è stato trovato nella incidenza di terapia di sostituzione renale per ADPKD fino a 50 anni, considerando che negli ultimi periodi l'incidenza nei pazienti di età superiore ai 70 è chiaramente aumentata.

Tra i Paesi c'è stata una significativa associazione positiva tra i tassi di terapia renale sostitutiva somministrata per la malattia renale non-ADPKD e per ADPKD.

Perciò, l'aumento dell'età al ricorso alla terapia sostitutiva renale è più probabilmente dovuto a un maggiore accesso alla terapia per i pazienti anziani con rene policistico o a un minore rischio concorrente prima dell'inizio della terapia sostitutiva, piuttosto che la conseguenza di trattamenti efficaci renoprotettivi emergenti per il rene policistico. (Xagena2014 )

Spithoven EM et al, Kidney Int 2014; Epub ahead of print

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